San Vito dei Normanni

10 minuti dal Trullo della Pace

San Vito dei Normanni è un paese principalmente agricolo.
Per aver ospitato una colonia di Slavi, nel Medioevo prese il nome di San Vito degli Schiavoni, mutato in San Vito dei Normanni poco dopo l’unificazione italiana, nel 1863. Nel 1943 fu capitale d’Italia per tre giorni, quando il re Vittorio Emanuele III, nel tentativo di rifugiarsi in Grecia, vi soggiornò.

Da visitare:

BASILICA di SANTA MARIA DELLE VITTORIE

La Chiesa è un gioiello di fine cinquecento: al suo interno, sotto una maestosa volta a botte, sono da ammirare gli altari in marmi policromi, la splendida cassa d’organo con intagli in oro zecchino e l’icona della Santa Madre di Dio “Nikopeia” che è stata solennemente incoronata con diademi da San Giovanni Paolo II che ha elevato a ‘Basilica Pontificia Minore’ la chiesa nel 1998”.
Nella piazza antistante si trovano numerosi bar.

Link Utili:
Santa Maria della Vittoria

Comune San Vito

CRIPTA DI SAN BIAGIO

E’ uno dei più importanti insediamenti rupestri della Puglia per il suo rilevante valore storico ed artistico ed è ubicato presso la masseria Jannuzzo, a circa 11 km dal capoluogo. Si tratta di un vero e proprio villaggio rupestre, con incavi di grotte lungo le pareti rocciose dell’avvallamento presente lungo il corso del Canale Reale, con al centro la Cripta di San Biagio.
Qui si insediò, prima del XII secolo, una comunità di monaci italo-bizantini, che utilizzò le grotte già scavate nella roccia, probabilmente utilizzate già nel IV secolo d.C. Il villaggio è caratterizzato da grotte più piccole adibite ad abitazioni della comunità non monastica ed al centro la cripta in grotta utilizzata per il culto; nei pressi, sorge la grotta del capo comunità (Igumeno) e quella usata come ambiente comune, denominata “cenobbio”, dove si distinguono nicchie, giacitoi ed altri elementi in pietra.

Per raggiungerla partendo da S. Vito dei Normanni in direzione Brindisi si percorre la S.S. 16 per circa 6 Km sino all’incrocio della stessa con la strada provinciale per Serranova e dopo circa 1 km si imbocca la strada provinciale per la Masseria Jannuzzo. Appena superata la linea ferroviaria, sulla destra, si scorge la Masseria e subito dopo il complesso rupestre con la cripta di San Biagio.

Il sito è visitabile su prenotazione: nei link a lato trovate i contatti telefonici.
https://brundarte.wordpress.com/2013/10/21/cripta-di-san-biagio/

http://www.comune.sanvitodeinormanni.br.it/territorio/da-visitare/item/la-cripta-di-san-biagio

CASTELLO DENTICE DI FRASSO

Il Castello Dentice di Frasso, situato nel centro di San Vito dei Normanni e sorge attorno all’originaria torre quadrata.
Al Palazzo si accede attraverso un arco a sesto acuto, al vertice del quale è collocato lo stemma della famiglia Dentice.
Degna di rilievo è la scalinata in pietra che conduce ad una veranda con colonne classiche su cui poggiano tre archi a tutto sesto fregiati dalle armi delle mogli di alcuni principi della famiglia Dentice. Visitando l’interno è possibile ammirare le sale decorate, le tele, i trofei di caccia e l’Archivio Storico recentemente restaurato.
L’interno è visitabile solo tramite visita guidata per gruppi di minimo 10 persone previo appuntamento telefonando allo 0831.951459

Link utili:
http://www.castellodenticedifrasso.it/index.html

MUSEO DELLA CIVILTA’ RURALE

Il museo, come la biblioteca comunale, è situato all’interno del Chiostro dei Domenicani e raccoglie vari utensili e attrezzi che testimoniano la quotidianità della vita tra il Settecento e i primi anni Cinquanta del secolo scorso. Sono infatti rappresentate tutte le classi lavoratrici: gli artigiani, i fabbri, i falegnami, i sellai, gli arrotini, i calzolai e, soprattutto, i contadini. Tra le varie sezioni del museo degna di nota quella dedicata all’ambiente domestico.
L’apertura del “Museo della Civiltà Rurale” è da effettuarsi su richiesta dell’utenza e l’ingresso è gratuito.
Gli interessati potranno prenotare la visita al Museo:
– presso gli uffici della Biblioteca Comunale “Giovanni XXIII” al numero 0831 – 951368.
– contattando la Cooperativa “Paideia”al numero 347 2102883.

Link utili:
http://www.comune.sanvitodeinormanni.br.it/territorio/da-visitare/item/museo-della-civilta-ruralehttp://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=550

ANTIGUA – Mercato dell’usato e dell’antiquariato

Generalmente ogni prima Domenica del mese presso l’ExFadda, il centro culturale di San Vito dei Normanni nato dalla riqualificazione di un ex stabilimento enologico, organizza il mercato dell’antiquariato e dell’usato.
Dalla mattina fino alla sera, 1000 mq dell’ex stabilimento saranno dedicati agli espositori di tutto il Salento: esperti antiquari, appassionati di vintage, venditori di libri e fumetti usati, commercianti di oggetti di modernariato.
Gli orari di apertura di Antigua sono dalle 7 alle 20.
Per informazioni 340.2488677-348 01 03 428
email: info@exfadda.it

Altre Chiese da visitare a San Vito dei Normanni:

Chiesa Santa Maria delle Grazie – sec. XVI
http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=543

Chiesa Santa Maria degli Angeli – sec. XV
http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=541

Chiesa di San Giovanni – sec. XVIII
http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=538

  • Mercato settimanale: Giovedi

  • 19 marzo: Fiera di san Giuseppe.

  • Settimana Santa e Pasqua: Riti della Settimana Santa.

  • Maggio: Maggio Mariano.

  • 15 giugno: Festa di san Vito Martire con processione della statua d’argento del santo.

  • Giugno: Corpus Domini.

  • 2ª domenica di luglio: Festa patronale e Fiera.

  • Agosto: Sagra della focaccia e della salsiccia.

  • Estate: Estate Sanvitese.

  • Settembre-ottobre: Barocco Festival.

  • Ultima domenica di ottobre: Madonna della Nikopeia

CURIOSITA’: LE REZZE

Una delle caratteristiche che sicuramente colpisce un visitatore che entra per la prima volta in San Vito dei Normanni è la presenza delle cosiddette rezze. E’ infatti frequente l’uso di queste “strane tende” davanti alle porte delle case.
Esse sono delle ‘coperture’ della porta, fatte con stecche di legno orizzontali, equidistanti tra loro, e tenute insieme da alcune fasce di stoffa o simile e spesso le Rezze sono colorate con simpatici disegni (le potete per esempio vdere vedere se andate al ristorante “Nonna Mena”).
Anche in alcuni comuni limitrofi tale usanza risulta presente, e c’è da aggiungere che non tutti usano il termine rezza ma ogni paese ha un suo termine, sempre dialettale, che viene usato per indicarle.
Lo scopo delle rezze è molteplice: avere una rezza davanti casa serve innanzitutto a proteggere il portoncino di legno dai forti e cocenti raggi del sole e dalla pioggia.
Vi sono poi altri vantaggi: permette di avere, soprattutto in estate, la porta aperta per avere un ricambio di aria continuo, evitando l’ingresso in casa di insetti vari ed evitando anche gli sguardi indiscreti dei passanti.
Da notare che è abitudine delle casalinghe di stare all’interno delle loro case, dietro le rezze, per osservare e ascoltare ciò che succede fuori, senza essere osservate!